Per perfezionare l'adesione Vi invitiamo a scaricare la procura editabile tramite il pulsante "scarica", compilarla, salvarla e trasmettercela quanto prima alla seguente casella mail: ricorsocarabinieri@gmail.com

procura editabile carabinieri.pdf

RICORSO COLLETTIVO ALLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO L’ILLEGITTIMA ED INGIUSTA DECURTAZIONE DELLA DAILY ALLOWANCE PERCEPITA IN OCCASIONE DELLA MISSIONE INTERNAZIONALE IN KOSOVO DENOMINATA EULEX ED EROGATA DIRETTAMENTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA.

 Lo Studio Legale Canu da svariati anni è attivo nelle campagne di tutela dei lavoratori di vari comparti della P.A.: insegnanti, medici, operatori universitari e l’ultima battaglia, forse la più difficile,  per I Vigili del Fuoco Discontinui, esclusi dalla legislazione vigente dalle norme di tutela del precariato e che grazie al nostro ricorso in Commissione Europea, sono stati finalmente riconosciuti come precari ed è stata operata una procedura di infrazione contro o stato italiano per abuso di contratti a tempo determinato.

Studiando il Vs. caso ci siamo accorti che la decurtazione dell’indennità daily allowance potrebbe risultare illegittima ed illegale e, in ogni caso, contraria ai principi di uguaglianza, discriminazione e disparità di trattamento tra i cittadini degli stati membri.

– il “per diem” riconosciuto dall’Unione Europea, infatti, ha natura di ristoro e/ o rimborso forfettario di peculiari spese vive di natura personale per la permanenza nel teatro operativo (vitto e alloggio) forfettizzate;
– l’indennità di missione (nazionale) ha invece valenza indennitaria del disagio sopportato per lo svolgimento della prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede ordinaria di servizio.

 L’indennità di missione, pertanto, ha una natura diversa da quella giornaliera corrisposta dall’Unione Europea sotto la denominazione daily allowance per le spese vive, di alloggio e di vitto (cfr. le Guidelines for allowances for second staff partecipating in EU civilian crisis management mission del Segretariato Generale del Consiglio d’Europa del 19 ottobre 2006) e che tale distinta funzione fa si che entrambe possano e debbano concorrere in costanza di una missione.

Le indennità dell'Unione Europea , inoltre, sono corrisposte poiché previste da un'Azione Comune e pertanto sono sottratte alle giurisdizioni nazionali.

E’ la stessa legislazione nazionale nell’ articolo 4 del Decreto Legge 31/01/2008, n. 8, al fine di disciplinare in modo innovativo la materia delle indennità da corrispondersi al personale militare italiano impiegato in missione all'estero ( per conto di organismi internazionali, introduce la locuzione "allo stesso titolo", il quale sancisce la cumulabilità tra le indennità nazionali e quelle percepite dalle organizzazioni straniere per motivi differenti (ndr titoli diversi ). Lo stesso  impianto normativo determina in buona sostanza l'obbligo dell'Amministrazione di decurtare il solo valore corrispondente alle indennità omologhe od esattamente sovrapponibili - per natura e per ratio- a quelle corrisposte agli interessati direttamente dagli organismi internazionali indennità che, come abbiamo visto, non corrispondono sia per natura che per razio.

 Per questo motivo mettiamo a Vs. disposizione la nostra esperienza maturata in campo Europeo per aver lavorato per ben quattro anni, in collaborazione con i funzionari della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea, per proporvi un ricorso collettivo contro lo Stato Italiano.

Sappiamo già cosa chiedere, come chiederlo e a chi chiederlo.

Sia ben chiaro, non si tratta di ulteriore grado di giudizio ma di un esposto denuncia per portare a conoscenza alla Commissione Europea dell’ingiustificata quanto illegittima decurtazione della indennità erogata dalla EU e della violazione del diritto europeo per palese violazione dei principi di uguaglianza tra cittadini europei non solo appartenenti alle altre forze armate straniere ma anche alle altre forze armate interne (Polizia e Guardia di Finanza) che hanno inspiegabilmente usufruito, senza decurtazione, dell’indennità daily allowance.

Siamo sicuri che un nostro intervento Comunitario potrebbe portare alla risoluzione dei Vs. problemi poiché sia per il clamore mediatico che susciterà l’iniziativa che per il timore dell’apertura di una nuova procedura d’infrazione, porterà il Governo ad attivarsi per trovare una soluzione concertata. La Commissione Europea è particolarmente sensibile alle violazione delle norme comunitarie che interessano un numero elevato di cittadini europei.

Più saranno i denuncianti, più ci saranno possibilità che vengano presi provvedimenti contro lo Stato Italiano.

Vi invitiamo, pertanto ad aderire numerosi all’iniziativa.

 QUALI SONO GLI ONORARI PER L’AZIONE?

Il costo dell’intera procedura, comprensiva di studio della controversia, redazione   esposto denuncia, deposito in Commissione Europea ed eventuali costi per ulteriori trasferte a Bruxelles e sessioni lavorative con i Funzionari della Commissione che si rendessero necessarie per la fase istruttoria, sarà esclusivamente quello richiesto in fase di adesione che, per la politica dello Studio Legale Canu, sarà, come sempre, limitatissimo. Più sarete ad aderire meno pagherete. Nessuna altra spesa sarà posta a carico dei ricorrenti.

Non sono previste spese a carico in caso di mancato accoglimento.

 Per ulteriori delucidazioni o richiesta di informazioni scrivere alla seguente mail  studio@legalecanu.it

In caso di raggiungimento del numero minimo di partecipanti sarà nostra cura comunicare modalità e  documenti necessari da inviarci unitamente alla procura alle liti da allegare al ricorso

 

STUDIO LEGALE CANU

 

Avv. Vincenzo Canu                                         Avv. Massimo Canu